Avviare una startup

Avviare una startup
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epicodeadmin

del 16/06/2022

Come avviare una startup?

Molti giovani imprenditori si sono posti questa domanda quando hanno deciso di lanciare la propria attività economica. Le startup sono delle realtà imprenditoriali che hanno l’obbiettivo di ricercare, sviluppare e convalidare modelli economici scalabili.

Spesso il termine startup si riferisce a nuove tipologie di business basate sull’idea originale di un singolo imprenditore. Potenzialmente chiunque potrebbe avviare una startup ma, così come per tutte le tipologie d’impresa, serve un business plan solido, il contributo degli investitori e il giusto mindset.

Indice

  1. Come avviare una startup?
  2. Fondare una startup: trovare l’idea giusta
  3. Hai mai pensato di diventare developer?
  4. Validare l’idea della propria startup e capirne il potenziale
  5. Web developer in 3 mesi?
  6. Creare una startup: il business plan
    1. Avviare una startup: step by step
  7. Diventa programmatore in 3 mesi con EPICODE
  8. Epicode: acquisire nuove conoscenze sul mondo digitale
  9. Scopri EPICODE

Fondare una startup: trovare l’idea giusta

Le startup più innovative del settore IT sono quelle in grado di rivoluzionare non solo il mondo dello sviluppo software, magari tramite l’implementazione di nuove tecnologie di Intelligenza Artificiale, ma anche la vita quotidiana delle persone e il lavoro delle imprese, come accade quando si programmano nuovi device IoT, si realizzano dei Cloud service più performanti o si reinventa il workflow delle aziende.

Se sei un developer probabilmente un buon punto di partenza per trovare un’idea per una startup è chiedersi:

“Come potrei migliorare il mio flusso di lavoro?”

“Esistono soluzioni che potrebbero rendere questa particolare operazione più efficace?”

Buona parte delle startup che operano nel mondo dello sviluppo software nascono proprio da una specifica esigenza di un singolo sviluppatore, o magari di una community. Per proporre un esempio concreto, basti pensare a come in questi anni si sia venuto a creare un ecosistema di startup che offrono veri e propri marketplace dedicati agli algoritmi, così come a funzioni e a modelli per il machine learning.

Questo tipo di piattaforme permette a imprese e singoli developer di attingere facilmente a un vasto bacino di risorse pronte all’uso, cosi da velocizzare notevolmente i tempi di sviluppo di un progetto basato sulle Intelligenze Artificiali.

Validare l’idea della propria startup e capirne il potenziale

Dopo aver individuato l’idea di business per la propria startup arriva il momento di valutarne il potenziale  tramite un processo di validazione. Validare un’idea significa eseguire un’indagine di mercato per comprendere quanto i clienti target siano effettivamente interessati al servizio che si ha intenzione di offrire una volta avviata l’impresa.

Volendo semplificare il concetto, è possibile suddividere tale processo in due fasi:

  • la somministrazione di una serie di questionari ad un campione rappresentativo della clientela di riferimento;
  • l’analisi delle risposte.

Le domande poste nei questionari cambieranno a seconda del settore di riferimento e, solitamente, per operare tale tipologia di indagine ci si affida a delle aziende specializzate ma è anche possibile svolgere le varie interviste in autonomia tramite diversi strumenti online per la creazione di sondaggi e test.

Creare una startup: il business plan

Una volta validata l’idea arriva il momento di scrivere un business plan, ovvero un documento che sintetizza le caratteristiche di un progetto imprenditoriale e che include:

  • gli obiettivi da raggiungere;
  • le risorse ed i mezzi che si hanno a disposizione;
  • i punti di forza del progetto;
  • il modello di profitto.

Il business plan permette di sintetizzare e descrivere la propria idea ai potenziali investitori ed è anche un ottimo strumento per la pianificazione aziendale. Infatti risulta essere molto utile per comprendere le migliori strategie da adottare per lo sviluppo di una startup. 

Elaborare un business plan consente anche di capire se sono presenti criticità all’interno di un un progetto e di implementare delle soluzioni adeguate prima di avviare l’impresa.

Nel dettaglio, all’interno di questo documento dovrebbero figurare anche:

  • la categoria a cui fa riferimento l’idea di business;
  • il nome della startup;
  • il team di collaboratori e le competenze di cui si avrà bisogno;
  • la descrizione della propria Vision;
  • la descrizione del proprio target di utenti;
  • un’analisi dei competitor.

Quest’ultimo punto è uno dei più importanti. Anche se si possiede un’idea di business non sempre è facile capire come realizzarla nel modo più corretto. A tal proposito è però utile studiare i modelli di successo delle startup più note.


Analizzare il mercato e i propri competitor è una strategia efficace per assicurarsi che la propria idea di business sia ben strutturata. In Rete è possibile reperire i percorsi di numerose startup innovative dedicate, ad esempio, allo sviluppo software. Per capire perché e in che modo si sono affermate spesso è sufficiente osservare il modo in cui operano o rivolgersi direttamente alle loro community di utenti.

Avviare una startup: step by step

Ancora prima di presentarsi agli investitori con un business plan è necessario verificare, avvalendosi dell’aiuto di un legale, che l’attività pianificata abbia i requisiti di Legge per essere definita startup. 

È necessario prima di tutto selezionare il modello societario più adatto alle esigenze della propria startup. In Italia tale forma di impresa deve inquadrarsi come società di capitali. Quindi secondo il codice civile una startup dovrà configurarsi come una delle quattro opzioni seguenti:

  •  Società per azioni;
  •  Società a responsabilità limitata;
  •  Società in accomandita per azioni;
  •  Società a responsabilità limitata Semplificata.

Secondo la normativa italiana le startup hanno anche la possibilità di costituirsi come società di capitali in forma cooperativa. Inoltre le startup definite dal quadro normativo come “Innovative” possono essere costituite tramite una procedura completamente online

È infatti disponibile nei portali istituzionali un documento standard da firmare digitalmente che funge da atto costitutivo e da statuto. Dopo aver compilato tale documentazione la nuova società viene automaticamente registrata nella sezione speciale del registro delle imprese della CCIAA (Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura) locale. 

Le startup innovative sono caratterizzate da:

  • capitale sociale minimo che può superare i 10 mila euro con un apporto conferito in denaro, beni o servizi;
  • la modifica dello statuto societario che non prevede atti notarili;
  • soci possono anche essere delle società;
  • la mancanza della necessità di un atto notarile nel caso si debba aumentare il capitale;
  • detrazioni fiscali fino al 30%.

Epicode: acquisire nuove conoscenze sul mondo digitale


Per avviare una startup servono dunque buone idee e spesso anche delle conoscenze completamente nuove. Se ad esempio stai considerando per il tuo futuro il mondo del digitale, allora Epicode ha la risposta per te. Il nostro corso per Web developer è la soluzione ideale per acquisire competenze e lanciare la tua nuova idea di business nell’ambito digitale.

Ecco il nostro metodo: 

  • corso in modalità “Bootcamp” intensivo, online, della durata di 3 mesi;
  • un approccio didattico rivoluzionario che ti insegnerà a pensare fuori dagli schemi;
  • apprendimento basato su progetti pratici;
  • focus sulla pratica e la scrittura del codice.

La mission di Epicode è formare le generazioni attuali e future di sviluppatori. Al termine del ciclo di studi si avrà la padronanza completa del mondo della programmazione Web, sia front-end che back-end, dei protocolli di rete e dei database SQL.

In conclusione

Se ti stai chiedendo come avviare una startup nel settore IT ecco in breve i passaggi da seguire:

  • trovare l’idea giusta anche in base alle competenze disponibili;
  • validare l’idea in modo da verificarne il grado di fattibilità;
  • analizzare il proprio mercato di riferimento e i modelli di successo che sono stati in grado di affermarsi;
  • scrivere un business plan quanto più completo possibile da presentare ai potenziali investitori;
  • scegliere il modello societario più adeguato al proprio progetto.

Avviare una propria azienda non è sempre un processo semplice e prima di buttarsi a capofitto sul proprio progetto personale è sempre bene valutare gli eventuali rischi d’impresa connessi alla creazione di una startup. Inoltre anche se l’idea di business che si sta progettato può apparire molto interessante non è detto che realizzarla immediatamente sia la scelta più corretta, al contrario è sempre bene prendersi tutto il tempo necessario per affrontare il mercato con la giusta preparazione.

Inoltre, ancor prima di avviare tutte le pratiche necessarie per il lancio di una startup è sempre bene realizzare un’analisi di mercato approfondita in modo tale da studiare il settore in cui si è interessati ad operare e capire quali potrebbero essere i principali concorrenti.

Una volta ottenuto il quadro completo di un segmento di mercato e delle sue condizioni, è necessario far validare la propria idea di business, così da individuare il target di utenti di riferimento e verificare il grado di fattibilità del progetto tramite la stesura di un business plan. Tale documento, che va a specificare anche il modello societario adottato, dovrà convincere gli investitori che la startup che si sta fondando ha delle solide basi, una vision coerente ed un buon potenziale di sviluppo.

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