Le applicazioni che utilizziamo quotidianamente sono il risultato di codici che operano in sincronia consentendoci di eseguire dei determinati task. Tuttavia gli utenti si interfacciano con una singola parte del software, il front end, e molto spesso ignorano completamente l’esistenza del lato backend, cioè tutto quel codice che anima il programma o il servizio utilizzato. In questo articolo analizzeremo nel dettaglio proprio il back-end delle applicazioni.
Indice
- Che cos’è il back end? Definizione
- Hai mai pensato di diventare developer?
- Che lavoro svolge il back end developer?
- Web developer in 3 mesi?
- Quali sono le competenze del programmatore back end?
- Come si diventa sviluppatori back end?
- Diventa programmatore in 3 mesi con EPICODE
- Quanto guadagna un coder back end?
- Scopri EPICODE
Che cos’è il back end? Definizione
Il back-end si può paragonare alle fondamenta di una casa, si tratta infatti dell’infrastruttura base del software. Questa parte dei programmi è quella che materialmente riceve gli input di dati, li archivia eventualmente in un database, protegge la navigazione tramite i protocolli di crittografia (quando previsto) e, in generale, elabora le richieste dell’utente per poi comunicare un qualche tipo output al front end.
Il lato backend di un’applicazione è probabilmente il più importante perché, come probabilmente si sarà intuito, senza di esso non sarebbe possibile utilizzare tutte le funzionalità presenti sulle GUI (Graphical User Interface). Oltretutto l’insieme di direttive che regolano l’interazione dell’applicativo con il sistema operativo, o con la piattaforma software di riferimento, è contenuto proprio in questa parte del codice sorgente.
Che lavoro svolge il back end developer?
Lo sviluppatore back end ha il compito di realizzare software o siti Web robusti, veloci, sicuri ed affidabili. Tale figura professionale si assicura che le performance del software siano ai livelli richiesti dal cliente e che vengano implementati tutti i protocolli di sicurezza necessari per tutelare i dati dell’utente e l’integrità dell’applicativo.
Questo coder implementa in prima persona le funzionalità “core” del software, come ad esempio le API (Application Programming Interface), che gestiscono l’integrazione con vari servizi, o i plugin che si interfacciano con il database di un sito Web.
In buona sostanza tale professionista ha il compito di scrivere, usando dei linguaggi appositi, la parte più rilevante di un progetto software ed è grazie a quest’ultima che la componente front-end di un sito Web, o di un applicativo, è in grado operare correttamente e di soddisfare le richieste dell’utente.
Quali sono le competenze del programmatore back end?
Il ventaglio di competenze che deve possedere un programmatore back-end è particolarmente vasto, analizziamo in breve quelle più importanti:
- HTML e CSS: anche se non si occupa in prima persona dello sviluppo delle interfacce, un buon back-end developer deve conoscere approfonditamente anche HTML e il CSS per poter integrare il suo codice con la parte front end delle pagine Internet o delle Web App.
- Javascript: così come i programmatori front end, anche gli sviluppatori backend non possono fare a meno di questo linguaggio di scripting. Javascript è talmente versatile che può essere impiegato per scrivere applicativi di ogni sorta ed è quindi essenziale anche per la parte back end di diversi software.
- PHP, Java e Python: con tali linguaggi i developer possono creare applicativi anche molto complessi. Python in particolare sta acquisendo sempre più popolarità tra i coder perché viene impiegato in moltissimi algoritmi di machine learning ed in migliaia di applicativi basati sulle intelligenze artificiali.
- Database: oggi le aziende si ritrovano a dover gestire enormi quantità di dati, pertanto per un programmatore backend è vitale disporre di competenze nella gestione dei database e padroneggiare i principali RDBMS (Relational Database Management System) come MySQL, MongoDB, Oracle e MariaDB o NoSQL (non relazionali) come MongoDB.
- Servizi Web: le Web App vengono impiegate praticamente in ogni sistema informatico moderno. Lo sviluppatore che si occupa della parte back-end di una Web application ha il compito di scrivere il codice che consente di interfacciarsi con vari servizi online. Per un coder backend è quindi necessario avere dimestichezza con protocolli come SOAP (Simple Object Access Protocol) e REST (Representational State Transfer).
- Framework di sviluppo: non è inconsueto che il back end developer si affidi ad un framework per velocizzare la realizzazione di un progetto. Quelli più utilizzati in questo settore sono attualmente soluzioni come NodeJS, Express, Next.js e Meteor.js.
- CMS: i Content Management System vengono impiegati solitamente in area front end. Tuttavia nell’economia di un progetto non è raro che sia necessario adattare, o scrivere da zero, dei plugin da integrare in un CMS per implementare una o più funzionalità addizionali.
- Strumenti di Debugging: durante il processo di sviluppo è spesso necessario eseguire delle revisioni del codice in modo da far emergere errori, bug ed imperfezioni. L’attività di code debugging, svolta sia manualmente che tramite i Code Debugger integrati nei browser Internet o negli IDE (Integrated Development Environment), è una delle operazioni più importanti per garantire l’affidabilità, la stabilità e la sicurezza del codice back end.
Come si diventa sviluppatori back-end?
Per lavorare in ambito backend è necessario un vasto bagaglio di conoscenze e skill. Tuttavia non è obbligatorio seguire un percorso di studi universitario o ottenere degli attestati particolari per lavorare in questo settore dello sviluppo software.
Moltissimi programmatori si approcciano a quest’area del software development dopo diversi anni di esperienza nel settore front end oppure dopo aver collaborato con vari progetti open source. La community che ruota intorno al software libero può essere infatti utilizzata come una sorta di “palestra virtuale” attraverso cui coltivare le proprie abilità, competenze e conoscenze nella programmazione.
Quindi diventare back-end developer da autodidatta è sì possibile, ma richiede molto impegno e dedizione senza poter contare su una guida che sia in grado di indicare il percorso ideale per una formazione adeguata. Al contrario la via più semplice per intraprendere questa professione è quella di iscriversi ad un corso online pensato per fornire agli studenti le migliori metodologie per l’apprendimento, anche tenendo conto della domanda di professionisti del codice da parte delle aziende.
EPICODE è per esempio una scuola online che ha l’obiettivo di formare nuovi coder e di metterli in contatto con le imprese in modo da garantire uno sbocco occupazionale al termine del corso sostenuto. Quest’ultimo è focalizzato sui Web Developer, offre approfondimenti a tutto tondo sullo sviluppo per Internet e sulle metodologie più efficaci per la scrittura del codice.
Quanto guadagna un coder back end?
Ad oggi la richiesta di programmatori back-end è in forte crescita, le prospettive di trovare rapidamente un impiego sono quindi elevate. La retribuzione media di questo professionista dipende dal tipo di contratto lavorativo e dagli anni di esperienza pregressi, variando dai 25 mila agli oltre 50 mila euro l’anno.
Si tratta inoltre di un lavoro che può essere svolto senza particolari problemi da remoto, dunque un developer che aspirasse a ricevere retribuzioni elevate avrebbe la possibilità di rispondere agli annunci di lavoro che includono posizioni in remote working, percependo così stipendi più sostanziosi rispetto ai colleghi che lavorano esclusivamente in sede per aziende locali.
In conclusione
La professione del backend developer è una delle più interessanti dell’intera area IT. Questi coder realizzano le funzionalità base che danno vita alle applicazioni che si usano giornalmente. È dunque normale che le possibilità di carriera per i programmatori di questo genere siano davvero numerose e negli anni non potranno che aumentare. Questo perché grazie ai processi di trasformazione digitale praticamente tutte le aziende che offrono servizi online avranno bisogno di un team di developer che curino il proprio parco applicativi.
Chiunque ambisca a diventare sviluppatore back-end dovrà concentrarsi nello studio di numerosi linguaggi, principalmente Javascript e Python, framework e tool di sviluppo. Questa professione ha inoltre come presupposto il costante aggiornamento delle proprie competenze. Ogni anno infatti vengono pubblicate nuove librerie e metodologie di sviluppo che possono anche rivoluzione il modo di scrivere codice per i programmatori backend.
Dunque se siete interessanti ad esplorare l’area dello sviluppo back-end, magari per valutarne le potenzialità in termini occupazionali, le domande da porsi sono le seguenti:
- che cos’è il back end?
- che lavoro svolge il back end developer?
- quali sono competenze che deve possedere un back end developer?
- come si diventa un back-end developer?
- quanto guadagna un back-end developer?